“I dati presentati ieri dalla Fondazione Corazzin in occasione del congresso della CISL di Belluno e Treviso non lasciano scampo a interpretazioni: nella nostra provincia le nuove generazioni continuano a pagare il prezzo della crisi del 2010. Da più di dieci anni per i giovani non crescono salari e posti stabili mentre il tasso di inattività è ancora troppo alto rispetto al periodo che ha preceduto la grande recessione. La pandemia si è quindi abbattuta su quella parte di società trevigiana che si trovava già in condizioni di profonda fragilità. Non possiamo stupirci se in questo ultimo decennio abbiamo assistito alla fuga dei giovani dalla nostra provincia per cercare di costruirsi un futuro più sicuro altrove”. 

A dirlo Giovanni Zorzi, segretario del Partito Democratico in provincia di Treviso.

“Non possiamo sprecare la grande opportunità che ci viene offerta dall’Europa – continua Zorzi – che rivolgendosi proprio alle nuove generazioni ha deciso di stanziare con il Next Generation EU ingenti risorse straordinarie. Il PNRR è chiamato a trasformare queste risorse in progetti e infrastrutture. Bisogna partire da quanto emerge dallo studio della Fondazione Corazzin per articolare una proposta prioritaria. È urgente puntare, da una parte, a sostenere le filiere più avanzate dal punto di vista ambientale e tecnologico per aumentare l’offerta di posti di lavoro sicuri, retribuiti e qualificati, e dall’altra parte a riqualificare l’offerta dei servizi pubblici, a cominciare da quelli dei nostri comuni, sul fronte della casa, dell’accesso al credito e dell’autoimprenditorialità”.

“L’indignazione non basta – conclude – ora serve lavorare di visione e progettualità per dare una risposta concreta, seria e definitiva a chi vuole costruirsi il proprio progetto di vita in dignità, sicurezza e autonomia”.