“SU CAVE DI GHIAIA RITORNO AL PASSATO, BASTA BUCHI NELLA MARCA”

“La notizia di nuovi impianti estrattivi nella Marca Trevigiana, concessi dall’aggiornamento recentemente adottato dalla Giunta regionale del Veneto, lascia sbigottiti e francamente non guarda al futuro della nostra gente ma a una gestione del territorio sbagliata e sorpassata a fronte di nuove azioni di riciclo/riuso degli inerti. Sebbene nel 2018 esponenti della attuale maggioranza in Regione, come Francesco Calzavara, rassicuravano che “per i prossimi vent’anni il territorio trevigiano non ha bisogno di ulteriori autorizzazioni alle escavazioni di sabbia e ghiaia” e si era fissato l’obiettivo “scavi zero”, oggi ci troviamo davanti a uno scenario da incubo. La filiera edile trevigiana e quella anche delle province vicine, lo confermano i tecnici, non hanno bisogno di altri inerti. Chi darà assicurazioni sulla tutela delle risorse idriche della provincia, sulla tutela del paesaggio, sulle misure per limitare il traffico pesante, dal momento che quanto estratto andrà portato con i camion fuori dal nostro territorio? O si tratta di una manovra che strizza l’occhio per le imminenti elezioni regionali?”.

Lo affermano congiuntamente Giovanni Zorzi e Matteo Favero, segretario PD Provincia di Treviso e responsabile Ambiente regionale e provinciale.

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