ZORZI A ZAIA: “RINASCIMENTO DELLA MARCA? PARLA DI PROGETTI VECCHI DI TRENT’ANNI, VISIONE ESTRAMENTE LIMITATA”

“Si è capito che per Zaia il ‘Rinascimento’ della Marca passa attraverso la proliferazione di affittacamere nel Quartier del Piave e la realizzazione tardiva di progetti vecchi di trent’anni, come il Terraglio Est, fatti calare a suo tempo sulle comunità locali senza alcuna programmazione. Con le grandi trasformazioni del mondo post pandemia, mi sembra una visione estremamente limitata, di certo non funzionale a far crescere questo territorio”.

Ad affermarlo Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso, commentando un’intervista del Gazzettino al governatore del Veneto Luca Zaia. 

“Mi sarebbe piaciuto – afferma Zorzi – che il presidente Zaia ammettesse, invece, che se questo territorio ha perso competitività e attrattività in questi anni, è perché è mancato, a partire dalla Regione, un intervento a sostegno di una programmazione e di una strategia di sviluppo di lungo periodo. Sembra che qui tutto sia accaduto senza una visione d’insieme ordinata e coerente: dal moltiplicarsi a casaccio delle zone industriali al boom di certe produzioni, come quella del prosecco. È evidente quindi che, con un territorio così cambiato, le grandi opere pensate trent’anni fa oggi rischiano di non essere d’aiuto a rispondere alle esigenze per le quali erano state concepite ma di lasciare ai cittadini solo gli alti costi dei project financing da pagare”.

“Senza scomodare l’altisonante concetto di ‘Rinascimento’, qui si tratta, molto umilmente, di trovare la strada per rilanciare la Marca dando una risposta alle grandi questioni ancora aperte in questa provincia: gli oltre 1.000 giovani all’anno che prendono e se ne vanno a cercare fortuna altrove, i 6.000 lavoratori, per lo più donne e giovani, che hanno perso occupazione e reddito durante la pandemia, il triste 39mo posto nella classifica delle province italiane per livello degli stipendi, i drammatici dati sugli infortuni e le morti sul lavoro da inizio 2021. Per non parlare del tasso insostenibile di consumo di suolo e dell’altrettanto insostenibile livello di inquinamento dell’aria – dice ancora Zorzi -. Con le risorse straordinarie del PNRR abbiamo l’occasione storica di investire sul futuro, anziché cullarsi nei progetti del passato. Ridare una vocazione a questo territorio, puntando sulle filiere più avanzate dal punto di vista tecnologico e ambientale, così da creare nuova ricchezza e buona e stabile occupazione, e riordinare e mettere in sicurezza in un’ottica di sostenibilità tutto ciò che stato costruito in questi decenni, tra zone industriali e superstrade, sarebbe già più che sufficiente per un rilancio solido di questa provincia. Non ancora un rinascimento, ma di certo non il medioevo in cui invece rischieremmo di piombare se ancora utilizzassimo le ricette del passato per affrontare le grandi sfide di questo tempo”.

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